L'arte della gioia è una miniserie italiana tratta dall'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza. Diretto da Valeria Golino (Euforia, Miele) e da lei scritto con Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, il drama segue Tecla Insolia (La bambina che non voleva cantare) nei panni di Modesta, una giovane donna spregiudicata, sensuale e coraggiosa.
Nata in Sicilia il 1° gennaio 1990, da una famiglia povera, in una terra ancora più povera, fin dall'infanzia, animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, Modesta è disposta a tutto pur di perseguire la sua felicità, senza piegarsi mai alle regole di una società oppressiva e patriarcale a cui sembra predestinata. Dopo un tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta in un convento e, grazie alla sua intelligenza e caparbietà, diventa la protetta di Leonora (Jasmine Trinca, Supersex), la Madre Superiora. Il suo cammino la conduce poi alla villa della Principessa Gaia Brandiforti (Valeria Bruni Tedeschi, La pazza gioia), dove si renderà indispensabile ottenendo sempre più potere nel palazzo. Questo suo incessante movimento di emancipazione si accompagna a un percorso di maturazione personale e sessuale, che la porta a varcare il confine tra lecito e illecito, conquistando giorno dopo giorno il suo diritto al piacere e alla gioia.
Il resto del cast include Guido Caprino (Il miracolo) nel ruolo di Carmine, l'uomo che gestisce le terre della villa dei Brandiforti; Alma Noce (Gli anni più belli) di Beatrice, la più giovane della famiglia Brandiforti; Giovanni Bagnasco (Finalmente l'alba) di Ippolito, figlio di Gaia e unico vero erede della stessa dinastia; e Giuseppe Spata (Tutta colpa di Freud) di Rocco, autista dei Brandiforti.
Isolatevi dal mondo e venite a sognare
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